Tuscania

Questo posto è Luoghi religiosi
STORIA BREVE
Tuscania (nota come Toscanella fino al 1911[4]) è un comune italiano di 8 211 abitanti[1] della provincia di Viterbo nel Lazio.
Due le leggende mitologiche sull’origine della città: la prima, riportata dallo storico romano Tito Annio Lusco, vorrebbe Tuscania fondata dal figlio di Enea, Ascanio, sul luogo del ritrovamento di dodici cuccioli di cane (da cui il nome latino Tus-cana) mentre una seconda indica come fondatore Tusco, figlio di Ercole e di Araxe.
Fonte: Wikipedia
Chiesa di San Pietro
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La chiesa di San Pietro è un luogo di culto cattolico di Tuscania che sorge sull’omonimo colle già, probabilmente, sito dell’acropoli etrusca. Il fronte della chiesa si affaccia su uno spiazzo erboso tra il palazzo dei canonici e le possenti torri di difesa (ne sono rimaste tre, memoria dell’importanza strategica dell’area) mentre l’altissima abside si staglia verso il vicino centro abitato.
La facciata, avanzata nel corpo centrale, presenta quali elementi principali il portale maggiore, il rosone circondato da una moltitudine di elementi decorativi e gli ingressi laterali. Il portale maggiore, incassato nel muro a conci di nenfro, è opera di un marmoraro romano di scuola cosmatesca. È caratterizzato da tre rincassi con colonne lisce, capitelli e rispettivi archivolti, di cui il maggiore con mosaici laterali e bugne decorate da segni zodiacali e figurazioni dei lavori stagionali. La lunetta è decorata da un mosaico a motivi stellari. La porta è incastonata in una cornice in marmo con decorazioni a mosaico.
Fonte: Wikipedia
Chiesa di Santa Maria Maggiore
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La chiesa di Santa Maria Maggiore a Tuscania sorge alle pendici del colle di San Pietro che ospita, sulla sua cima, anche l’omonima basilica.
Nominata per la prima volta nell’852 in una bolla di papa Leone IV al vescovo di Tuscania, Urbano (si ha notizia di un vescovo a Tuscania già dal 595, quando un tale Virbono compare nell’elenco dei partecipanti ad un concilio), fu consacrata il 6 ottobre 1206.
Sulla facciata principale si aprono tre portali finemente decorati. Quello centrale, in marmo bianco, è molto strombato e fiancheggiato da due colonne scanalate a tortiglione. Presenta due leoni sovrastati da una lunetta con quattro archi sorretti da doppie colonne e con differenti capitelli. Negli stipiti sono scolpite le figure degli apostoli Pietro e Paolo, in parte ricostruite dopo un atto vandalico. Nella lunetta sono poste le figure della Madonna con Bambino benedicente e da sinistra, Balaam sull’asina, il Sacrificio di Isacco e l’Agnus Dei, simili ad archetipi lombardi.
Fonte: Wikipedia