Sperlonga

Questo posto è Luoghi romantici, Luoghi storici, Mare, Ville
STORIA BREVE
Sperlonga (Špëlònghë, IPA: [ʃp(ə)ˈlɔŋɡə] in dialetto locale) è un comune italiano di 3 069 abitanti[1] della provincia di Latina nel Lazio meridionale. Fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia.
Nel territorio si trovano tracce di attività umana a partire dal paleolitico superiore.
Secondo una tradizione mitica, presso Sperlonga sorgeva la città di Amyclae (in greco Αμύκλαι), fondata dagli Spartani.
In età romana sorsero nel territorio, inquadrato nella giurisdizione del municipio di Fundi, numerose ville, la più celebre delle quali è quella cosiddetta dell’imperatore Tiberio, comprendente una grotta naturale modificata e decorata con sculture del ciclo di Ulisse. Le ville fungevano anche da centri di produzione per l’industria della pesca (vasche per l’allevamento).
Fonte: Wikipedia
Villa di Tiberio
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La Villa di Tiberio è una grande villa romana, appartenuta nel I secolo d.C. all’imperatore romano Tiberio, situata nella cittadina di Sperlonga, in provincia di Latina, nel Lazio (l’antico Latium adiectum[1]). La villa dal 1963 è inclusa nel percorso di visita del Museo archeologico nazionale di Sperlonga.
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali gestisce sito e museo tramite il Polo museale del Lazio, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei. Nel 2015 essi hanno fatto registrare 42,625 visitatori[2].
Durante la costruzione della strada litoranea tra Terracina e Gaeta nel 1957 venne scoperta una grande quantità di frammenti marmorei, straordinari per la qualità delle sculture e le dimensioni dei blocchi. Le sculture si rivelarono essere in alcuni casi originali greci di età ellenistica (180 a.C. circa). Per ospitare le sculture rinvenute venne realizzato nel 1963 il Museo archeologico nazionale di Sperlonga.
Le sculture furono frantumate in migliaia di frammenti, pazientemente ricomposti, forse ad opera di monaci che si erano installati nei resti della villa imperiale in epoca altomedioevale.
Già al momento della scoperta si vide la notevole rassomiglianza dei frammenti scultorei rinvenuti con il celebre Laocoonte dei Musei Vaticani, ritrovato nel 1506 nelle terme di Tito a Roma e descritto da Plinio il Vecchio. I frammenti di un’iscrizione rinvenuti a Sperlonga portavano infatti i nomi degli scultori Agesandro, Atenodoro e Polidoro, gli autori del Laocoonte.
La villa era costituita da diversi edifici disposti su terrazze rivolte verso il mare. Le prime strutture sono relative ad una villa di epoca tardo-repubblicana, forse appartenuta a Aufidio Lurco, nonno materno di Livia. La villa vera e propria conserva una serie di ambienti intorno ad un cortile porticato, tra i quali sono compresi ambienti di servizio, più volte ristrutturati, una fornace e un forno per la cottura del pane.
Fonte: Wikipedia
Torre Truglia
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Torre Truglia è una torre costiera situata nel comune di Sperlonga in Lazio.
La torre venne eretta nel 1532 sui resti di una precedente torre d’avvistamento di età romana sulla punta del promontorio su cui sorge il borgo di Sperlonga. Dopo la distruzione compiuta per mano dei pirati del corsaro Barbarossa venne ricostruita nel 1611 ma di nuovo distrutta dai turchi nel 1623.[1]
Tra il 1870 e il 1969 fu utilizzata come sede per la Guardia di Finanza, mentre successivamente divenne sede del Centro educazione dell’ambiente marino del Parco naturale regionale Riviera d’Ulisse.
Fonte: Wikipedia