Minturno

Questo posto è Luoghi storici, Mare
STORIA BREVE
Minturno è un comune italiano di 20 026 abitanti[1] della provincia di Latina nel Lazio.
La città di Minturnae sorgeva lungo il percorso della via Appia, presso il fiume Garigliano. Le sue origini risalgono ad un centro ausone, appartenente alla Pentapoli Aurunca. Un culto particolare vigeva per la ninfa Marica (divinità) – “la dea dell’acqua che brilla sotto la luce del sole”, ma anche la dea “che distrugge, infuria, consuma, inaridisce” – in onore della quale era stato eretto, verso la fine del sec. VI a.C., un tempio in tufo, che fu poi riattato in muratura alla fine del I secolo dai Romani.
Sconfitto il popolo aurunco nel 314 a.C. durante la seconda guerra sannitica, i romani distrussero completamente le città della Pentapoli. Minutrni fu rifondata come colonia romana nel 295 a.C. e al suo ager apparteneva l’area tra i Monti Aurunci e il Tirreno, comprendente una zona residenziale sulla costa dell’odierna Scauri (già Pirae), con estese villae maritimae, e una zona agricola e produttiva, lungo il fiume e sulle colline, dove si trovavano diverse villae rusticae o fattorie. Come detto presso la foce del Garigliano sorgeva il bosco sacro della dea Marica.
Fonte: Wikipedia
Spiaggia dei sassolini
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Un piccolo angolo di paradiso. Così molti turisti che sono in visita a Minturno Scauri definiscono la Spiaggia dei Sassolini. Resa famosa dai suggestivi sassolini che la compongono, la Spiaggia dei Sassolini di Minturno Scauri è visitata da numerosi turisti e cittadini del luogo e rappresenta il centro del relax e del divertimento.
Ideale per una giornata di mare insieme alla propria famiglia o ai propri amici, la Spiaggia dei Sassolini e le bellissime acque che la bagnano vi accoglieranno a braccia aperte.
Lo stabilimento presente sulla Spiaggia dei Sassolini offre diversi servizi come ombrelloni, lettini, bar, bagno, docce.
Fonte: Wikipedia
Comprensorio archeologico di Minturnae
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Il Comprensorio archeologico di Minturnae è un sito archeologico romano che si trova a Minturno, sulla costa meridionale del Lazio.
Il Comprensorio racchiude le spoglie dell’antica città-porto di Minturnae, che faceva parte della Pentapoli aurunca.
La città fu distrutta dai Romani nel 314 a.C. durante la seconda guerra sannitica, combattuta dalle città della Pentapoli accanto ai Sanniti.
Vista la posizione favorevole ai commerci e al controllo della via d’acqua, i Romani ricostruirono la città facendone una colonia nel 295 a.C..
La città romana è stata teatro della fuga di Caio Mario, inseguito dai sicari di Silla, come raccontato da Plutarco.
Nell’alto medioevo, Minturnae venne nuovamente distrutta, probabilmente dai Longobardi tra il 580 e il 590.
Dal sito archeologico in passato sono stati sottratti reperti, in particolare 158 sculture dal maresciallo Laval Nugent[senza fonte], comandante dell’esercito borbonico, nel 1820. A seguito di ciò molte opere sono approdate all’estero.
Fonte: Wikipedia