Grottaferrata

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STORIA BREVE
Grottaferrata (IPA: ɡrɔttafer’raːta,[4] Crypta Ferrata in latino[5]) è un comune italiano di 20 636 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Il Vulcano Laziale fu attivo tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa:[7] tuttavia, l’uomo era già arrivato nel Lazio almeno 50.000 anni fa, come testimoniano i resti di scheletri appartenenti all’uomo di Neanderthal rinvenuti nel 1939 presso la Grotta Guattari al Circeo.[15] Nel territorio dei Colli Albani, la civiltà si andrà sviluppando a partire dal I millennio a.C.; in particolare, la prima presenza umana nel territorio di Grottaferrata è riferibile alle necropoli di Boschetto, Villa Cavalletti e Villa Giusti, risalenti al periodo laziale I e II A (1000 a.C. – 830 a.C.):[16] la necropoli di Villa Cavalletti è anche una delle più vaste dell’epoca, con una cinquantina di tombe.[16] Nella necropoli di vigna Giusti invece sono presenti strutture più sofisticate, che presentano delle pseudo-cupole ed un ricco corredo funerario con rozze figurine votive umane.[17]
Fonte: Wikipedia
Abbazia territoriale di Santa Maria
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L’abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata (in latino: Abbatia territorialis B. Mariae Cryptaeferratae), conosciuta anche con il nome di Abbazia greca di San Nilo[1][2], è una sede della Chiesa bizantina cattolica in Italia appartenente alla regione ecclesiastica Lazio. Nel 2019 contava 6 battezzati su 6 abitanti. La sede è vacante.
I monaci del Monastero esarchico, formanti la Congregazione d’Italia dei monaci basiliani (O.S.B.I.), sono provenienti maggiormente dalle comunità italo-albanesi e praticano liturgia e tradizione secondo il rito bizantino. Attualmente l’Abbazia di Grottaferrata è l’ultimo dei numerosi monasteri bizantini che nel Medioevo erano diffusi in tutta l’Italia meridionale e nella stessa capitale romana. Costituisce inoltre un unicum in quanto, fondato cinquanta anni prima dello scisma che portò alla separazione delle Chiese di Roma e Costantinopoli, è sempre stato in comunione con il Vescovo di Roma, pur conservando il rito bizantino-greco e la tradizione monastica orientale delle origini.
È stata fondata nel 1004 da san Nilo da Rossano a cui è dedicata, cinquant’anni prima dello scisma fra la Chiesa cattolica e ortodossa.
L’abate Nilo, nato nella Calabria bizantina e quindi greco di origine e di rito, fondatore di vari monasteri, decise di fondare un monastero sui colli di Tuscolo, sui ruderi di una grande villa romana, dove secondo la tradizione gli era apparsa la Madonna[4].
Fonte: Wikipedia