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Itinerari a Frascati

Frascati

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STORIA BREVE

Frascati è un comune italiano di 22 680 abitanti[2] della città metropolitana di Roma Capitale, nell’area dei Castelli Romani, nel Lazio.

Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio dei Colli Albani risalgono al Paleolitico Inferiore (300.000 -200.000 anni fa) e consistono in strumenti in selce – ciottoli rozzamente scheggiati ma anche “amigdale” lavorate su entrambe le facce a ricavarne una primitiva lama – rinvenuti in zona ed attribuibili all’Uomo di Neanderthal.

Fonte: Wikipedia

cosa vedere a Frascati

Cattedrale di San Pietro

4/5

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La basilica cattedrale di San Pietro Apostolo è il principale luogo di culto cattolico di Frascati, in provincia di Roma, e sede vescovile della sede suburbicaria di Frascati.

L’attuale cattedrale della diocesi tuscolana è la quinta di altre cattedrali che nei secoli passati ebbero la sede della cattedra del vescovo tuscolano, la labicana quintanense posta presso la “Statio ad Quintanas” sulla via Labicana al XV miglio, la tuscolana della Città di Tuscolo, la chiesa di Santa Maria in Monastero in Roma sul colle Esquilino e dal 1538 l’antica chiesa di Santa Maria in Vivario in Frascati. Sennonché, col crescere della popolazione, questa chiesa divenne troppo angusta, come riferito dalla relazione del cardinale vescovo Alfonso Gesualdo, risalente al 16 ottobre 1588.

L’8 settembre 1943 il bombardamento alleato su Frascati, che colpì duramente l’intera cittadina, la cattedrale rimase gravemente danneggiata specialmente nella zona del presbiterio, distrutto l’organo ma le cappelle laterali delle navate subirono danni minori; per fortuna l’altorilievo del Ferrucci rimase intatto. La riedificazione dell’edificio, a cura del Genio Civile e del vescovo Biagio Budellacci, fu completata nel 1949. Il tetto della cattedrale è stato restaurato nel 1965 e la facciata nel 2002.

Fonte: Wikipedia

Chiesa del Gesù

4/5

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La chiesa del Gesù è un luogo di culto cattolico situato nella cittadina di Frascati, in provincia di Roma, nella sede suburbicaria di Frascati.

Nel luogo dell’attuale chiesa, sorse nel 1520 una chiesina dedicata alla Beata Vergine Maria, eretta per volere della feudataria Lucrezia Della Rovere; poco dopo annessa alla chiesina monsignor Alessandro Rufini fece erigere una cappellina dedicata alla Maddalena[1]. Le due chiese vengono affidate rispettivamente alla Congregazione della Beata Vergine Maria e al capitolo di chiesa di Santa Maria in Vivario. Nel 1554 la Congregazione dei nobili cittadina inizia la costruzione nel sito della chiesa attuale, adiacente alle altre due chiese, di un oratorio dei Nobili, incompiuto per mancanza di fondi.

La facciata è ispirata a quella della chiesa del Gesù in Roma, e presenta due nicchie ai lati del portale con due sculture raffiguranti san Francesco Borgia e sant’Ignazio di Loyola.

La pianta della chiesa è a croce latina, con quattro cappelle laterali, una dedicata alla Maddalena, un’altra a san Francesco Saverio e a san Vincenzo Pallotti[3], un’altra a san Sebastiano e sant’Agnese, e una quarta alla Madonna Refugium peccatorum. Alcune misure: lunghezza totale 35,20 metri; larghezza massima esterna 18,15 metri; altezza al tetto 21,10 metri.

Notevole è la finta cupola dipinta al centro del transetto, probabilmente da Padre Andrea Pozzo, l’autore anche dell’altra cupola dipinta nella chiesa di Sant’Ignazio da Loyola a Roma. Anche altre opere presenti nella chiesa (Fuga in EgittoGesù tra i dottori) sono di Andrea Pozzo.

Fonte: Wikipedia

Villa Aldobrandini

4/5

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Villa Aldobrandini (conosciuta anche come Villa Belvedere) è una delle dodici Ville Tuscolane.

Sorge su un’altura panoramica che sovrasta l’ingresso alla cittadina di Frascati, e vanta una storia plurisecolare divisa tra importanti famiglie e papato. Fu costruita per il cardinale Pietro Aldobrandini, nipote del Papa Clemente VIII su un edificio preesistente del 1550 appartenuto a monsignor Alessandro Rufini.

I lavori di costruzione della villa si devono al Cardinale Pietro Aldobrandini, essi richiesero quattro anni, dal 1598 al 1602; la fece edificare sul terreno dello zio Papa Clemente VIII come ricompensa per aver riportato la città di Ferrara tra i possedimenti della Chiesa. I lavori furono diretti dall’architetto Giacomo della Porta, alla cui morte nel 1602 successivamente completati dagli architetti Carlo Maderno e Giovanni Fontana, ai quali si devono il Teatro d’Acqua, i terrazzamenti ed i complessi sistemi idraulici di cui sono dotati i giardini.

Originariamente la struttura fungeva da villa di rappresentanza ed in seguito alla morte del Cardinale passò nelle mani della nipote Olimpia Aldobrandini; nel 1683 venne acquisita da Giovanni Battista Pamphili; nel 1760 divenne possesso dei Borghese, fino a tornare nel 1837 nuovamente nelle mani della famiglia Aldobrandini, che ne sono tuttora i proprietari.[1]

All’interno della villa vi sono affreschi del Cavalier d’Arpino e del Domenichino nella Sala del Parnaso, esterna al palazzo. Sull’ingresso della villa nella piazza principale di Frascati, il monumentale ingresso dell’architetto Carlo Francesco Bizzaccheri del XVIII secolo. Di particolare interesse la Sala del Parnaso.

La residenza si estende su quattro piani divisi in sale di rappresentanza e stanze adibite ai servizi. Gli ornamenti e le decorazioni simboleggiavano la grandezza del Cardinale, come riportano le iscrizioni in lingua latina lunga la cornice della facciata o le Colonne d’Ercole presenti nel ninfeo (opera di Jacques Sarraizin).[1]

Accanto al ninfeo la cappella dedicata a San Sebastiano, mentre a destra del ninfeo sorge la Stanza del Parnaso, con affreschi del Domenichino e del Passignano, arricchita dalla presenza dell’organo ad acqua realizzato da Giovanni Guglielmi, Giovanni Anguilla e Jacques Sarrazin.

Fonte: Wikipedia

Villa Falconieri

4.5/5

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Villa Falconieri è una delle dodici Ville Tuscolane.

Originariamente era chiamata villa Rufina essendo stata costruita da monsignor Alessandro Rufini vescovo di Melfi. In seguito fu ingrandita da papa Paolo III intorno al 1546. Il cardinale Gian Vincenzo Gonzaga fu proprietario della villa[1], vendutagli nel 1587 da Mario Santi di Santafiori[2], che il prelato ampliò, fino al 1603[3].

Nel 1628 Orazio Falconieri acquistò la villa e commissionò il restauro a Francesco Borromini. La famiglia Falconieri rimase proprietaria della villa fino alla morte del cardinale Chiarissimo Falconieri avvenuta nel 1859.[4]

Al progetto lavorarono importanti architetti come Antonio da Sangallo il Giovane e lo stesso Borromini. Gli affreschi presenti all’interno sono opera di Pier Leone GhezziGiacinto CalandrucciCiro FerriNicolò Berrettoni ed altri ancora. Il parco è costituito da splendidi giardini all’italiana ampliati nel XVII secolo, e con un piccolo lago circondato da cipressi costruito nel XVIII secolo.

Dal 2016 villa Falconieri è sede dell’Accademia Vivarium Novum.[7] Da allora “oltre quindicimila persone in meno di due anni hanno avuto l’occasione di visitare il complesso borrominiano in maniera assolutamente gratuita e di poter partecipare alle manifestazioni locali, nazionali e internazionali messe in campo. Centinaia di studiosi da ogni parte del mondo hanno potuto conoscere questa realtà e fruire della sua bellezza”[8].

Villa Falconieri ha ospitato le riprese della fiction Elisa di Rivombrosa, parte seconda, andata in onda su Canale 5 nel 2005; era la residenza napoletana del barone di Conegliano.

Fonte: Wikipedia

dove mangiare a Frascati

La top 3 di Itinerarilazio.it

Ninkasi

5/5

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Via Di Passo Lombardo 13/15, 00133 Vermicino, Frascati Italia

Tel. +39 06 7265 0935

'Na Fojetta

4.5/5

+ 300 recensioni su tripadvisor

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Via Risorgimento 4, 00044, Frascati Italia

Tel. +39 06 9724 5420

Ara Anua

4.5/5

+ 1800 recensioni su tripadvisor

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Piazza Giuseppe Garibaldi 1, 00044, Frascati Italia

Tel. +39 06 941 6106

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