Civita Castellana

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STORIA BREVE
Civita Castellana è un comune italiano di 15 130 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio. È sorta sulle rovine di Falerii Veteres città dei falisci di epoca arcaica.
Secondo la leggenda fu il greco Halaesus o Aleso il fondatore di Falerii Veteres. Figlio di Agamennone, re di Micene, e della bella schiava di guerra Briseide, già profondamente amata da Achille ed a lui sottratta con forza per Agamennone, fuggì dopo l’uccisione del padre, approdò sulle coste tirreniche e risalì il Tevere sino a Falerii Veteres.
Grandi scrittori del passato attribuiscono a lui le origini di questo territorio:
«Halaesus a quo se dictam terra falisca putat»
Fonte: Wikipedia
Duomo di Civita Castellana
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La cattedrale di Santa Maria Maggiore è il principale luogo di culto di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, chiesa madre della diocesi omonima. Ha la dignità di basilica minore[1]; è sede di una parrocchia compresa nella vicaria Faleritana.
Il duomo fu costruito a partire dal 1185 circa, edificato sopra un precedente edificio sacro, e fu completato con la costruzione del portico nel 1210: in esso aveva lavorato la valente famiglia di architetti e marmorari romani dei Cosmati, in particolare Jacopo di Lorenzo e il figlio Cosma, dal cui nome è derivata la tradizione di definire il contributo artistico dei marmorari romani con l’aggettivo “cosmati“.
Una targa in marmo posta all’esterno dell’edificio ricorda che l’11 luglio 1770 Wolfgang Amadeus Mozart soggiornò a Civita Castellana ed ebbe occasione di suonare l’organo di domenica mattina durante la funzione liturgica.
Fonte: Wikipedia
Forte Sangallo
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Il Forte Sangallo è una fortezza vicina al borgo storico di Civita Castellana, in provincia di Viterbo.
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali gestisce il forte e il museo nazionale al suo interno tramite il Polo museale del Lazio, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Fu fatto costruire a partire dal 1494 dal papa Alessandro VI, all’interno di un vasto programma di rafforzamento delle fortificazioni dei luoghi che si intendeva assicurare alla signoria ereditaria alla famiglia Borgia.[1]
All’interno della fortezza si trova il museo archeologico che ospita numerosi interessanti reperti della civiltà falisca rivenuti sia in città che nelle numerose necropoli che la circondano. Le sale del museo occupano due dei lati del loggiato superiore (il lato Nord coincide con l’Appartamento Papale) e presentano reperti disposti sia cronologicamente che tipologicamente. Il Museo Archeologico dell’Agro Falisco è la massima raccolta delle testimonianze relative alla civiltà falisca, maggiore anche della sezione falisca del Museo di Villa Giulia.
Fonte: Wikipedia