Cerveteri

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STORIA BREVE
Cervèteri è un comune italiano di 37 251 abitanti[1] della città metropolitana di Roma che risale all’epoca etrusco-romana.
Si affaccia sul Mar Tirreno e si trova a 42 km di distanza da Roma e circa 65 da Viterbo.
Da Cerveteri si accede alla Necropoli etrusca del Sorbo e alla Necropoli etrusca della Banditaccia, una delle necropoli più monumentali del Mar Mediterraneo, dichiarata nel 2004 dall’UNESCO, assieme a quella di Tarquinia, patrimonio mondiale dell’umanità.
Cerveteri sorge dove si trova l’antica città di Agylla, Άγυλλα (per i Greci).[4][5], poi chiamata Caere dagli Etruschi. Il suo nome moderno deriva da Caere Vetus, così chiamata nel XIII secolo per distinguerla da Caere Novum (l’attuale Ceri). Altri antichi toponimi della città sono Cisra (per gli Etruschi)[senza fonte].
Fonte: Wikipedia
Necropoli della Banditaccia
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La necropoli della Banditaccia è una necropoli etrusca, afferente all’antica città di Caere, sita su un’altura tufacea a nord-ovest di Cerveteri, in provincia di Roma.
La necropoli si estende per circa 400 ettari e vi si trovano molte migliaia di sepolture (la parte recintata e visitabile rappresenta soli 10 ettari di estensione e conta circa 400 tumuli), dalle più antiche del periodo villanoviano (IX secolo a.C.) alle più “recenti” del periodo ellenistico (III secolo a.C.). La sua origine va ricercata in un nucleo di tombe villanoviane nella località Cava della Pozzolana, e il nome “Banditaccia” deriva dal fatto che dalla fine dell’Ottocento la zona viene “bandita”, cioè affittata tramite bando, dai proprietari terrieri di Cerveteri a favore della popolazione locale. Vista la sua imponenza, la Necropoli della Banditaccia è la necropoli antica più estesa di tutta l’area mediterranea.
Molti dei reperti trovati nella necropoli sono raccolti nel Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma ed in molti altri musei sparsi in tutto il mondo, mentre solo una piccola parte dei corredi funebri rinvenuti in loco è conservata nel Museo nazionale cerite. Dal luglio 2004 la necropoli della Banditaccia, insieme a quella dei Monterozzi di Tarquinia, entra a far parte della lista dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Nel 2012 venne inserito un percorso di visita multimediale all’interno di alcune tombe, in modo da ricreare quello che era l’ambiente nell’antichità e nel periodo in cui furono scoperte.[1]
Fonte: Wikipedia
Chiesa della Madonna di Ceri
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La chiesa della Madonna di Ceri, detta anche Santa Maria Immacolata in Ceri è una chiesa di Ceri, nel comune di Cerveteri.
Si racconta dai tempi più remoti, quando la comunità etrusco-romana si convertì alla religione cristiana,[1] che questa chiesa fosse in origine dedicata alla Madonna, come si può osservare dal grande dipinto absidale, e che intorno al 370 circa venne dedicata al santo martire Felice II dato che le più antiche fonti riconducono alla frazione di Ceri come luogo del suo martirio. Di questa chiesa possiamo ritrovare come nucleo più antico l’abside di epoca antecedente al ‘300, ed affreschi molto antichi con scene bibliche, figure di santi, e (particolare curioso) scene di cucina, diavoli in lotta e una chimera posti sullo zoccolo della parete destra, molto antica.
La navata centrale dove sorgono questi pregevoli affreschi è ornata da un pavimento cosmatesco. In questa parte di navata, esattamente addossato al II pilone dall’ingresso, nel 365 viene edificato un ciborio (successivamente spostato nell’omonima cappella) che custodiva le reliquie, ornato di una bellissima pala d’altare raffigurante il santo in trono con in mano la croce arciepiscopale e con la tiara papale. Sempre in questo periodo sono da datare gli affreschi della cappella della navata sinistra raffiguranti la crocifissione di Cristo, della crocifissione di San Pietro, la decapitazione di San Paolo, il battesimo di Gesù e il pantocratore in mezzo a santi.
Nel 2010 fu eseguito un ulteriore restauro agli affreschi della navata.
Fonte: Wikipedia
Museo nazionale cerite
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Il Museo nazionale cerite è il museo archeologico della città di Cerveteri, in provincia di Roma, nel Lazio settentrionale, dedicato all’arte etrusca proveniente principalmente dalle necropoli dell’antica città etrusca di Caere, tra cui quella della Banditaccia. È ospitato nel castello Ruspoli, nel centro storico della città, che si affaccia su piazza Santa Maria, e per questo intitolato alla principessa Claudia Ruspoli.
Le sue collezioni, strutturate su due livelli, comprendono in primo luogo vetrine tematiche sui resti delle numerose necropoli della città antica: l’epoca villanoviana per il Sepolcreto del Sorbo; periodo ellenistico: la tomba dei Tasmie e tomba dei sarcofagi della Banditaccia; varie ceramiche in bucchero, anfore, vasi funerari ed inoltre alcuni coperchi di sarcofagi figurati (originale o riprodotto). Si noti inoltre che notevoli pezzi provenienti da queste aree archeologiche sono conservati presso il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia e il Museo del Louvre.
Dal 2015 il Museo cerite ospita due straordinari reperti: il Cratere e la Kylix di Eufronio. Si tratta di due ceramiche attiche a figure rosse del V secolo avanti Cristo, magnifiche testimonianze dalla più raffinata produzione ceramistica ateniese. Entrambi i vasi furono trafugati durante scavi illegali nell’area di Cerveteri e portati all’estero ove furono a lungo esposti: il Cratere nel Metropolitan Museum di New York e la Kylix nel Getty Museum di Malibù. Restituiti finalmente allo Stato italiano, dopo una prima collocazione nel Museo etrusco di Villa Giulia, a Roma, i due capolavori sono stati definitivamente destinati al Museo di Cerveteri.
Fonte: Wikipedia
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Villa dei Desideri
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Via del Tiro a Segno, 4 Loc. San Paolo, 00052, Cerveteri Italia
Tel. +39 06 995 2382