Bolsena

Home » Bolsena
Questo posto è Castelli, Laghi, Luoghi religiosi, Parchi
STORIA BREVE
Bolséna è un comune italiano di 3 728 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio; è denominato “La città del miracolo eucaristico“[4], da cui la solennità del Corpus Domini si è estesa a tutta la Chiesa.
Fonte: Wikipedia
Lago di Bolsena
+ 1300 recensioni su tripadvisor
Il lago di Bolsena o Volsinio (in latino: Lacus Volsiniensis / Lacus Volsinii) è un lago dell’Italia centrale, posto nell’alto Lazio, nella parte settentrionale della provincia di Viterbo (Alta Tuscia). Formatosi oltre 300 000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani del complesso dei monti Volsini che ha accompagnato lo sprofondamento vulcano-tettonico dell’area, è lambito per una parte considerevole dalla strada consolare Cassia, a pochi chilometri dal monte Amiata, ed è il lago di origine vulcanica più grande d’Europa.
Fonte: Wikipedia
Basilica di Santa Cristina
+ 500 recensioni su tripadvisor
La Basilica di Santa Cristina è una basilica cattolica di Bolsena, provincia di Viterbo, nel Lazio, nota per essere il luogo dove avvenne il miracolo eucaristico del 1263, raffigurato nell’affresco Messa a Bolsena di Raffaello nel Palazzo Vaticano. È anche luogo di sepoltura della martire e santa Cristina di Bolsena.
La chiesa fu consacrata da Papa Gregorio VII nel 1077. La facciata fu commissionata da Papa Leone X, e completata nel 1492-1494 su progetto di Francesco e Benedetto Buglioni. I due portali hanno lunette policrome degli artisti fiorentini, nello stile dei Della Robbia. A sinistra della facciata si trova l’ingresso esterno tardo barocco della Cappella del Miracolo. L’alto campanile duecentesco presenta bifore romaniche.[1][2][4][5]
Accanto a questa cappella si trova l’ingresso alla Grotta di Santa Cristina, che custodisce sepolture paleocristiane. La cappella ha una balaustra che protegge l’attuale altare del miracolo. La cappella ha un’icona in terracotta della santa adagiata a fianco della roccia usata per tentare di compiere il suo martirio all’età di 11 anni, opera di Benedetto Buglioni. C’è anche un muro presumibilmente con le impronte della santa dal suo mancato annegamento. Sotto la statua Buglioni si trova il sarcofago del IV secolo che conteneva le reliquie della santa.[1][2][5]
Fonte: Wikipedia
Castello Rocca Monaldeschi
+ 500 recensioni su tripadvisor
Le prime notizie risalgono al 1156 quando il papa Adriano IV fece fortificare i borghi situati sulla Cassia a difesa delle incursioni barbariche. Passò poi alla potente famiglia orvietana dei Monaldeschi. Ospita il Museo territoriale del Lago di Bolsena. La Rocca è situata nel centro storico di Bolsena, nella zona nord. Il quartiere si chiama Castello, ed è il quartiere più antico della Tuscia. Il Castello è ancora in stile medievale, con dei graziosi vicoletti, e con un grosso palazzo di proprietà di un principe del luogo. Il Castello è il luogo turistico più visitato dai turisti stranieri.
Fonte: Wikipedia
Pietre lanciate
+ 30 recensioni su tripadvisor
Le pietre lanciate sono un geosito a circa un chilometro dal paese di Bolsena, in provincia di Viterbo, visibile lungo la via Cassia in direzione Montefiascone in località La Fornacella.
Questo raro monumento geologico è formato da prismi di roccia di origine vulcanica affioranti dal terreno e dovuti ad alcune fasi dell’antica attività vulcanica nella zona di Bolsena[1]; il sito delle pietre lanciate, parte del più ampio Distretto Vulcanico Vulsino[2] si estende per alcune centinaia di metri lungo il crinale è invaso dalla vegetazione, ma la porzione di maggior pregio di 10 metri è curata e ripulita, tutelata come Patrimonio Geologico[3] e parte delle bellezze naturali che hanno permesso di proporre il Lago di Bolsena e i Monti Volsini come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Le pietre lanciate rientrano nel sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale “Monti Vulsini” (codice SIC-ZPS: IT6010008).[2]
La conformazione delle pietre lanciate, immortalate fin dall’antichità in stampe e incisioni, nei secoli colpì la curiosità dei molti viaggiatori che si misero in cammino verso Roma e tuttora sono un’attrazione turistica.
Fonte: Wikipedia